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Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 




XXIV Congresso Nazionale Roma 5-8 novembre 2020

Candidata per il Consiglio Nazionale

Linda Legname

PRESENTAZIONE DI LINDA LEGNAME
CANDIDATA AL CONSIGLIO NAZIONALE
LISTA “INSIEME PER L’UNIONE” – MARIO BARBUTO - PRESIDENTE NAZIONALE

Sono nata a Gela, nella Sicilia più meridionale, su quelle spiagge d’Italia che guardano l’Africa di là dal mare.

Sono cresciuta ipovedente da sempre.

In un mondo dove la cecità era ignorata e nel quale ho dovuto abituarmi a usare il mio modesto residuo per vivere una vita da “vedente”.

Ho frequentato l’Università e ho preso la laurea in Scienze della Formazione nel 2007, quando già lavoravo da diversi anni come centralinista in ospedale, prima a Enna e poi a Gela.

Il diploma di centralinista l’ho preso in un corso intensivo a Siracusa nel 1997in una esperienza personale che mi ha portato per la prima volta a contatto con i ciechi e i loro problemi di mobilità, studio, lavoro…

I miei problemi di vista mi hanno condotto a frequentare da sempre ospedali e oculisti, fino al 2011 quando ho dovuto sottopormi a un intervento delicatissimo per salvare i miei occhi.

In quel periodo entrai in contatto con l’Unione, in particolare a Caltanissetta dove conobbi Alessandro Mosca e Renzo Minincleri che mi hanno tenuto per mano nei miei primi passi dentro la nostra associazione.

Entrai nel Consiglio sezionale e divenni vice presidente, come responsabile della rappresentanza di Gela.

Ricordo quella rappresentanza che mi diede all’impatto una stretta al cuore per il senso di immobilità e di rassegnazione che vi regnava.

Troppe spese, pochissimi risultati, frequentazione minima.

Tanto che Minincleri, allora Commissario della sezione di Caltanissetta, mi accordò un breve periodo di verifica dopo il quale avremmo dovuto procedere alla chiusura in caso la situazione non avesse dato segni di cambiamento.

Con la passione che mi riconosco, mi gettai a capofitto in quell’impresa, per risollevare le sorti della rappresentanza gelese e soprattutto con il desiderio di offrire a tanti nostri soci di quel territorio il punto di riferimento che meritavano.

Soprattutto presi a occuparmi della scuola e dei nostri alunni, dando senso a una vocazione di sempre.

Cominciammo consulenze nelle scuole frequentate da bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti e ponemmo attenzione particolare per la pluridisabilità aggiunta alla cecità, che cominciavo a constatare molto più frequente di quanto si possa immaginare.

La rappresentanza fu mantenuta. Cambiammo sede e raccogliemmo presto decine e decine di adesioni che oggi ancora manteniamo. Nell’ultima assemblea, per esempio, ben una quarantina di soci sono venuti a votare, molto di più di tante altre grandi e medie sezioni del nord e del sud.

Nel 2015 fui rieletta in Consiglio a Caltanissetta e fui riconfermata vice presidente.

Ma una sera di fine agosto del 2014 era accaduto un episodio strano: il presidente nazionale Mario Barbuto era venuto in visita al nostro campo estivo della Sicilia per trascorrere un paio di giorni insieme a noi e ai ragazzi.

Nel corso di uno spettacolo ideato dai ragazzi e dagli operatori, il presidente prese la parola per salutare i presenti e tra l’altro parlò della necessità di rinnovare i quadri associativi.

Buttò lì una battuta dicendo che Linda Legname poteva ben figurare nel futuro Consiglio Nazionale e, perché no, anche in Direzione? Dimenticai presto quell’episodio, presa nella quotidianità dei problemi della sezione e della sua Rappresentanza di Gela, ma nel settembre, a un paio di mesi dal congresso, il presidente mi propose la candidatura al Consiglio Nazionale.

Di lì l’elezione in Congresso e, sempre su proposta del presidente, la successiva elezione nella Direzione nazionale dell’Unione.

Cinque anni intensi dei quali devo essere grata per sempre all’Unione per avermi consentito di fare tanta esperienza, imparare molto del nostro mondo associativo e della realtà che ci circonda.

All’inizio forse la prova più difficile.

Certamente la più dura.

Commissario straordinario del Consiglio Regionale della Sicilia dal marzo 2016 al maggio 2017.

Subito opposta ai mostri sacri dell’Unione.

Contrastata, combattuta e osteggiata da loro con ogni mezzo e in ogni modo.

Solo la vicinanza attiva e solidale dell’intero corpo associativo e in primis del Consiglio Nazionale e della Direzione mi hanno permesso di andare avanti a passo deciso e di raggiungere gli obiettivi che mi erano stati assegnati.

Circa tremila soci/non soci cancellati dagli anagrafici sezionali.

Contributi regionali pubblici incrementati.

Stamperia regionale mantenuta sotto il controllo dell’Unione e inizio della battaglia per la salvezza del Centro Helen Keller di Messina a rischio bancarotta.

Oggi il centro è ritornato a vivere.

Iniziata con circa due anni di ritardo la mia attività vera a li vello nazionale, grazie a una conoscenza personale tra i senatori della Repubblica, ottenemmo la presenza dell’Unione al tavolo tecnico del ministero della salute sulla prevenzione della cecità e il presidente volle che fossi io stessa a rappresentare la nostra Associazione in quella sede, insieme all’altro componente della Direzione adoriano Corradetti, con il quale cominciai a condividere il coordinamento della commissione ipovisione.

Il risultato favorì la mia inclusione nel “dipartimento Politico” dell’Unione dove mi occupai in particolare del recupero del finanziamento alla Federazione pro ciechi per la realizzazione del Centro per la pluridisabilità.

Dall’inizio del 2018, per incarico della Direzione, cominciai a occuparmi di progettazione e raccolta fondi.

Presto ci venne approvato dal ministero del lavoro il progetto “Net-In Campus” del valore di circa 460 mila Euro relativo ai nostri campi abilitativi estivi.

Con la raccolta fondi cominciammo a sviluppare alcune, piccole campagne soprattutto in occasione del 5 X1000 e del periodo di Natale.

Nel febbraio del 2019, a seguito di un accordo operativo tra Biblioteca di Monza e Federazione pro ciechi, promosso dalla nostra presidenza nazionale, ho assunto l’incarico di coordinamento dei Centri di Consulenza Tiflodidattica per favorire una gestione unitaria e interventi omogenei sull’intero territorio nazionale.

Verso la fine del 2019, ci è stato approvato il progetto che abbiamo voluto denominare “Bloom Again: tutti i sensi hanno colore”, del valore di 2,4 milioni di Euro, con il quale stiamo coinvolgendo cinque nostri consigli regionali e alcuni mediapartners di grande prestigio come la Biblioteca di Monza, gli istituti dei ciechi di Milano, Bologna, Genova e Roma, la Federazione pro ciechi e altri ancora.

Oltre 570 utenti minori coinvolti e tante utili risorse trasferite sul territorio.

Da marzo 2020 ho coordinato la commissione Istruzione, risollevando forse lo spirito e la voglia di fare dei suoi componenti.

Ho deciso di riproporre la mia candidatura al prossimo congresso, nella speranza che i congressisti vogliano considerarla con benevola indulgenza e positivo riscontro, perché ritengo di dover proseguire la mia esperienza associativa in ambito nazionale, dove abbiamo attivato tante iniziative e dobbiamo raccogliere i semi, tirare i fili di quanto abbiamo seminato e costruito.

Per i risultati raggiunti, devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine e che mi hanno aiutato in questi anni sotto il profilo professionale e umano, in primo luogo il mio Presidente.

Se il congresso mi concederà la possibilità di proseguire questa mia esperienza associativa per un secondo quinquennio, umilmente ritengo di poter dare ancora qualcosa all’Unione e contribuire, nel mio piccolo piccolo, certo insieme agli altri, a raggiungere quegli obiettivi che tutti noi consideriamo essenziali come percorsi più certi e garantiti di inclusione scolastica, risposte più credibili e dignitose per la pluridisabilità grave, una Unione che metta al centro della sua attenzione i soci, i ciechi, gli ipovedenti e i loro problemi.

Tanta è ancora la strada da fare e, con modestia e umiltà, ritengo di poter ancora offrire la mia spalla, la mia mano, la mia passione al servizio di una causa nata cento anni fa e che si esaurirà solo quando la cecità sarà bandita dal mondo.

Linda Legname


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